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Cernobbio

Mostra di Arte Contemporanea: "Saturnalia"

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Mostra di Arte Contemporanea: "Saturnalia"
Mostra di Arte Contemporanea: "Saturnalia"

Orario & Sede

04 dic 2021, 10:00 – 12 dic 2021, 20:00

Cernobbio, Via Felice Cavallotti, 7/9, 22012 Cernobbio CO, Italia

Info sull'evento

Testo critico di Maura Garzillo

La mostra dal titolo Saturnalia raccoglie il risultato di un lavoro creativo di undici artisti qualificati della Scuola d’Arte di Cabiate, che hanno interpretato liberamente il tema dei Saturnali, feste religiose, nate nel periodo dell’Età dell’Oro regalato dal dio Saturno agli uomini del Lazio all’epoca della Roma Antica.

L’esposizione si focalizza sulla ricerca degli artisti, i quali hanno dato forma con tecniche diverse alle molteplici sfaccettature di questo temporaneo cambiamento di vita che gli uomini di quel tempo vivevano in determinati giorni dell’anno, quelli che precedevano il Natale cristiano, nato successivamente.

Alcune opere in mostra si soffermano sull’aspetto più libertino e divertente di queste feste svolte durante gli affollati banchetti pubblici, come interpretato nell’opera polimaterica Romani Convivii di Akila Porage, che attinge dall’enfatizzazione del mondo barocco; nell’opera di Silvano Villa con una seducente e moderna Romana Virgo e nell’opera Opulentia di Andrea Muscatello, che – come sottolinea il titolo stesso – concretizza il bisogno dell’uomo di dedicarsi ai puri piaceri della vita con la sovrabbondanza. La dipendenza dal piacere è protagonista dell’opera di Paolo Natale, Schiavi del piacere, in cui l’artista ha voluto sottolineare quanto il corpo sia centrale nella nostra esistenza, pur essendone il primo vero limite.

Inoltre era solito scambiarsi dei doni di buon augurio in terracotta, assemblati originalmente nell’opera Sugellaria di Mauro Calvi, in cui emerge l’inno festoso che svincolava momentaneamente ciascun uomo.

Il Fauno, dio della pastorizia e della vita agreste, scolpito da Aldo Cicalese, incarna lo spirito scatenato che caratterizzava i Saturnali, mentre Il guardiano,opera di Elisabetta Zatti, con sembianze animali, rappresenta il contenitore di tensioni, segreti ed emozioni che animano l’uomo di ogni epoca.

Romana Puella in veste di Melania Giacomel, grazie a uno studiato gioco di luci e ombre, descrive gli usi e i costumi tipici delle feste libertine, durante le quali veniva eletto un re detto Princeps, protagonista dell’opera di Saviana Brivio, che ha interpretato il sovvertimento degli ordini sociali, dando rilievo, attraverso l’utilizzo di una tecnica mista con spesse pennellate di colore rosso, alla duplice figura di questo schiavo mascherato, sovrano per un giorno.

Il sandalo: un oggetto umile, indispensabile per lo schiavo romano, viene nobilitato con l’opera passo di cielo di Filippo Borella; diventa d’oro e può raggiungere con le sue ali una dimensione nuova, divina, con cui riesce a connettersi in occasione di questa libertà che gli è concessa. L’opera permette, nella sua semplicità della terracotta resa elegante ed eterea dalla foglia d’oro, di dare forma all’emancipazione degli uomini di quel tempo che durante i Saturnali erano tutti uguali, godevano di un senso di fratellanza umana, come traspare nella disposizione a semicerchio delle pietre equidistanti dal sole in Aurum fuit: l’oro del tramonto dipinto da Laura Capellini tinge gli ultimi attimi di questo momento magico, in cui gli uomini possono essere per l’ultima volta sullo stesso piano.

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